La Psicoterapia

La psicoterapia analitico esistenziale appartiene al gruppo delle psicoterapie umanistico esistenziali. Nata in Europa e negli Stati Uniti come evoluzione del pensiero freudiano, sulla scorta dell'esistenzialismo europeo, dalle speculazioni di Binswanger fino ad E. Fromm, in Italia è stata sviluppata da A. Mercurio, in quel filone metapsicologico e antropologico denominato sophianalisi.

Il pensiero di Antonio Mercurio trova una sua evoluzione con la Sophiart e la Cosmoart.

Ogni essere umano è dotato di potenzialità proprie che lo spingono con forza verso lo loro piena realizzazione ed ha un'identità originaria. Così come nel DNA c'è il progetto biologico della persona, esiste anche un progetto esistenziale.

I disagi sia di natura psichica che esistenziale non possono essere affrontati separatamente. La realtà è molto complessa per questo motivo secondo Mercurio è fondamentale sviluppare una cornice concettuale che promuove l'idea di un uomo capace di unificare armoniosamente le proprie scissioni.

L'uomo è costituito da quattro istanze fondamentali:

L'IO Corporeo. Rappresenta il principio organizzatore che coordina lo sviluppo e il funzionamento delle cellule e degli organi e la capacità di sentire con i sensi esterni ed interni e di emettere vibrazioni.

L'IO Psichico. Principio organizzatore preposto alla percezione e alla reazione di quanto proviene dall'Es, cioè dal mondo interno, come tutto quanto proviene dalla realtà esterna. Rappresenta la capacità di pensare, di ragionare e costruire idee. E' costituito da una parte cosciente e da una parte inconscia.

Il Sé personale. Rappresenta il centro della persona e contiene il suo progetto unico ma non separato da quello degli altri e da quello dell'intero universo e le modalità per realizzarlo.

L'IO Persona. Rappresenta l'istanza spirituale che armonizza e unifica l'Io corporeo, l'Io psichico e il Sé decidendo liberamente se agire in sintonia o in opposizione al progetto che ogni individuo ha nel proprio Sé. Ha una parte cosciente ed una parte inconscia. E' responsabile delle decisioni di amore o di odio, di costruttività o distruttività, fin dalla vita intrauterina.

SENSO DI COLPA E COLPA REALE

In condizioni favorevoli l'essere umano sviluppa naturalmente il suo intrinseco potenziale, così come una ghianda si svilupperà in una quercia. Quando circostanze avverse impediscono al bambino di sviluppare le proprie capacità l'essere umano si riempirà di dolore, di rabbia e di odio. Il senso di colpa è una falsa colpa risultato dal bisogno del bambino di adeguarsi ai divieti espliciti e ai comportamenti imposti dai genitori. Oggi le persone sono piene di sensi di colpa ma negano l'esistenza di una colpa reale. Con colpa s'intende la decisione di non realizzare il proprio progetto e la propria capacità d'amare. Veniamo concepiti innocenti ma sin dalla vita intrauterina subiamo delle ferite sulla nostra identità in genere e sulla nostra identità sessuale. Le ferite producono, dolore, paura, rabbia e odio. Per sopravvivere l'Io decide di rimuovere il trauma e pertanto non c'è la consapevolezza della distruttività presente. Non realizzare le proprie potenzialità diventa un modo per rimanere legati alle esperienze infantili e ai bisogni insoddisfatti.

Il Sé ci segnala continuamente questo stato di cose e noi potremmo cambiarlo se ripariamo la colpa reale con il perdono, ovvero con la decisione di lasciare andare il rancore e le decisioni di odio decidendo di sviluppare sino in fondo la bellezza che sta dentro di noi.

METODOLOGIA

Le psicoterapie ad orientamento analitico derivano dal punto di vista teorico e metodologico dalla psicoanalisi. Il rapporto che si stabilisce tra terapeuta e paziente tende a favorire l'investimento affettivo su di lui con il trasferimento di vissuti affettivi ed emozionali. La terapia consiste nell'interpretazione del transfert e in particolare attraverso l'analisi della saggezza e della progettualità contenuta in ogni persona.

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Dott. Domenico Carbone
Psicologo Psicoterapeuta a Roma