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L'antropologia cosmoartistica per la coppia che vuole creare bellezza


L'antropologia cosmoartistica per la coppia che vuole creare bellezza

  • Domenico Carbone

Quando un uomo ed una donna decidono di stare insieme lo fanno perché si desiderano, si cercano, si piacciono, perché sono innamorati, quasi sempre perché hanno bisogno l'uno dell'altro.

Sono bisogni di sicurezza, per superare la solitudine, sono bisogni non riconosciuti, inconsci che traggono origine dai primi rapporti d'amore.

Nei rapporti di coppia spesso si confonde l'amore con il bisogno d'amore e tutti noi abbiamo bisogno d'amore " we need love " dice una famosa canzone e facciamo di tutto per avere questo amore, cerchiamo d'essere belli, ricchi e famosi per essere al centro dell'attenzione.

Siamo cosi' dipendenti dall'amore dell'altro che dimentichiamo spesso che noi siamo capaci di dare amore a noi stessi ed il bisogno d'amore è cosi' forte che alcune persone, incapaci di affrontare il dolore di una situazione abbandonica, preferiscono stare in situazioni difficili e pesanti dal punto di vista emotivo. Dobbiamo imparare a darci amore a costruire dei genitori buoni dentro di noi, dobbiamo imparare ad accettarci per quello che siamo realmente, ad accettare il nostro Se'. Dentro ogni persona secondo l'Antropologia Personalistica Esistenziale esiste sin dal concepimento un Se' originale che è il progetto ovvero l'identita' piu' profonda e piu' autentica della persona. Il Se' personale rispetto all'Io e' come il sole per il sistema solare, è il centro della persona, è sorgente d'amore e di verità. L'Io si forma attraverso un processo di fusione con il Se' che avviene per mezzo di messaggi di doppia conferma interna ed esterna. Per questo il Tu è di grande importanza perché consente il processo di trasformazione e di autorealizzazione.

Nell'incontro con il Tu si evidenziano quegli ostacoli, quei blocchi che abbiamo vissuto con gli oggetti d'amore piu' importanti e quindi la madre, il padre e via via tutte le altre figure. Il concetto d'amore che passa nella nostra cultura non ci aiuta molto a superare questi ostacoli. E' necessario cambiare concetto sottolineando l'idea dell'amore come decisione, come azione in alternativa all'idea dell'amore come sentimento.

(finestra 1——-immagine dal film Beatiful Mind, frase di Alicia ……ed io mi trasformo nella donna che lo ama)

Nella fase dell'innamoramento diamo il meglio di noi stessi, ma lentamente affidandoci all'altro cominciamo ad entrare in contatto con quelle parti piu' oscure del nostro essere che spesso nascondiamo anche a noi stessi.

La nostra essenza, la nostra piu' autentica identita' è spesso nascosta da cio' che gli altri hanno voluto che noi fossimo o dall'insieme delle nostre illusioni su cio' che potremmo essere. Il Super-Io e l'ideale dell'Io sono spesso due prigioni che nascondono la nostra essenza. La coppia è il luogo dove ci si spoglia in tutti i sensi reciprocamente. La coppia è il luogo ideale per crescere e maturare è una palestra dove è possibile allenarsi per acquisire quella forza necessaria per affrontare le trasformazioni che la vita ci chiede di fare.

La coppia è il luogo ideale dove è possibile rivivere e soddisfare i bisogni psichici inconsci più profondi che nascono nei rapporti primari.

Venire concepiti in un utero accogliente, essere amati ed accettati per quello che si è, permette di acquisire una sicurezza di base che invece non avra' chi non è stato desiderato o peggio rifiutato. Il rapporto con il seno, il passaggio dalla fase preedipica a quella edipica sono momenti diversi nella crescita che producono particolari bisogni che se non soddisfatti producono " buchi neri" che emergono poi nel rapporto di coppia.

Il partner diventa cosi' lo schermo su cui vengono proiettati bisogni inconsci per cui egli diventa a volte padre o madre o anche utero accogliente o rifiutante a secondo del momento. Le ferite, i traumi della crescita vengono così rivissuti per essere trasformati all'interno della coppia. E' molto importante rivivere in modo trasformativo questi traumi infantili per potere dare uno spazio al dolore rimosso e prendere consapevolezza di decisioni inconsce prese a conseguenza del trauma.

La possibilità di rivedere queste decisioni è legata alla solidità delle parti positive che stanno dentro di noi. Se abbiamo creato un rapporto di fiducia con noi stessi, se abbiamo imparato ad accettare e valorizzare le nostre parti positive allora possiamo incominciare una vera e propria esplorazione di noi.

L'Io si costruisce attraverso meccanismi d'identificazione ed incorporazione. Il padre ha una funzione fondamentale per il distacco del figlio dalla simbiosi materna. Dopo la nascita biologica è necessario fare una seconda nascita, quella esistenziale e quindi bisogna tagliare questo cordone ombelicale psicologico che lega il figlio alla madre. Un cattivo rapporto con il padre ed il conseguente odio rimosso verso se stessi e verso il genitore, puo' produrre effetti negativi nel processo di separazione e di individuazione, come ad esempio nella storia di vita di Claudio.

Lui ha 44 anni. Vive da solo da molto tempo. Inizia l'analisi dopo l'11 Settembre. Il crollo delle due torri aveva coinciso con la decisione di condividere la casa con un'altra persona. Due solitudini si incontravano. Sin dalla prima seduta dichiara di avere mortificato il maschio che era in lui, di essere stato molto timido e racconta della sua scoperta e scelta omosessuale avvenuta in gioventu'. Parlando del padre lo descrive come un uomo violento che incuteva timore . Claudio ha subito negli anni una profonda castrazione della parte maschile, non ha potuto identificarsi con il padre perché ha deciso di allearsi con la madre e nell'odio che questa donna provava nei confronti del marito. Alla mancata identificazione è seguita poi la sua chiusura in un mondo fantastico, fuori della realtà, un mondo dove non era necessario confrontarsi con sentimenti contrastanti, quali paura, amore, odio che lo legava ai genitori. La decisione di vivere da solo negli anni era stata una scelta che lo aveva tutelato dal percepire queste emozioni, ma nel tempo era cresciuta la voglia di esserci ed aveva sentito sempre piu' il freddo di questa torre dove regnava la solitudine. Possiamo affermare quindi che Claudio non ha incontrato il padre fuori e dentro di se' e quindi non lo ha scelto e neanche si è mai opposto a lui.

Ben diversa è la storia di Cesare, giovane imprenditore che inizia la terapia perché è soggetto ad attacchi di panico. Cesare ha avuto un padre forte ed autoritario un padre che Cesare ha ammirato per le sue capacità e a cui si è sottomesso un po' per paura e un po' per convenienza. Alla morte del padre Cesare è diventato il nuovo capitano dell'azienda creata dal padre e negli anni successivi era riuscito con molto impegno ad ingrandirla. Ma improvvisamente erano apparsi strani sintomi, vere e proprie tempeste emozionali che Cesare non riusciva a gestire. Un uomo molto razionale incapace d'ascoltare le proprie emozioni e sentimenti, carico di un odio verso il padre di cui non era consapevole. Come ci ha insegnato Freud nella fase Edipica il bambino desidera la madre e vuole eliminare il padre, ma entrambi i desideri sono per lui inaccettabili e per questo motivo rimossi.

Mercurio con l'Antropologia Personalistica Esistenziale integra questo punto di vista con un'altra visione. Se è vero che per lo sviluppo sessuale del bambino è necessario nella fase Edipica l'incontro del figlio con i suoi desideri incestuosi verso la madre, possiamo affermare invece che la distruttività rimossa è legata non tanto al desiderio d'eliminare il padre , ma maggiormente al rifiuto subito. Sappiamo dal mito che Laio padre d'Edipo non voleva figli ed inoltre su di lui gravava una maledizione " se avrai un figlio questi ti uccidera'". Questa maledizione era stata lanciata da Pelope padre di Crisippo perchè Laio aveva sedotto e rapito il giovane figlio. Il mito ci narra inoltre che Giocasta per rimanere in cinta inganna il marito ubriacandolo e quindi concepisce il figlio senza amore ed in modo strumentale. Edipo una volta nato viene comunque rifiutato e condannato a morte dai genitori, con i piedi legati viene consegnato ad un pastore per farlo morire1. Quindi Edipo ha una ferita nella vita intrauterina ed una nella fase dell'allattamento. La volontà omicida nei confronti del padre, ma anche nei confronti della madre, possiamo ipotizzare che sia piu' frutto di questo rifiuto e non tanto dal desiderio d'eliminare un rivale.

Tornando al caso di Cesare, questi era stato concepito in modo analogo. La madre una giovane operaia aveva concepito Cesare per errore e forse per interesse e successivamente lo aveva allevato senza amore. La vendetta inconscia di Cesare si scatenera' dopo la morte del padre attraverso una serie d'azioni nei confronti della madre che produrranno come effetto uno scontro a livello legale di un figlio contro una madre in una guerra che potrebbe portarli alla bancarotta.

La Sophianalisi che è un ramo dell'Antropologia Personalistica Esistenziale propone l'accoglienza dell'odio rimosso , attraverso un processo di consapevolezza e abbattimento dei meccanismi di difesa ed il perdono come strada maestra da percorrere per sanare le ferite del rifiuto e della violenza subita sia nella vita intrauterina e sia nella fase delicata dell'allattamento e successive.

La coppia è il luogo dove per eccellenza riemergono i bisogni, i desideri ed i meccanismi di difesa che l'Io ha strutturato nel tempo.

Nel rapporto Io-Tu possiamo individuare vere e proprie fasi2:

1. L'incontro ed il corteggiamento

2. La scelta e la dipendenza.

3. L'opposizione

4. La distruzione

5. L'abbandono e la resa.

Quando la fase dell'innamoramento si e' conclusa ed è stata presa la decisione di continuare a stare insieme è il momento in cui il rapporto diventa piu' intimo si entra maggiormente nella dipendenza l'uno dell'altro è la fase delle proiezioni. E' il momento in cui è possibile affidare all'altro il compito d'accogliere bisogni profondi che concediamo solo se ci fidiamo. In questa fase nasce anche l'opposizione all'altro, perché il dolore delle proiezioni che deforma ed ingabbia è molto forte. Se ad esempio c'e' un bisogno fusionale nella coppia in qualche modo si perde la propria identita', i propri confini. Il tradimento in questi casi si propone come un tentativo di ristabilire uno spazio dove è possibile ritrovarsi3. Ascoltare le proprie fantasie di tradimento è molto importante per capirne il significato. Tradire puo' anche significare rinascere perche' ci mette in contatto con tutti i tradimenti subiti a partire dal primo tradimento che è quello di non essere stati accolti nell'utero per quello che si è ma per soddisfare i bisogni della madre. Figli non desiderati o desiderati d'un altro sesso o per soddisfare i sogni genitoriali o accolti in un utero ormai inquinato subiscono il dolore della perdita d'una accoglienza naturale, subiscono il tradimento della cacciata dal Paradiso.

Il tema del tradimento è molto presente nella storia di Paolo e Renata.

Vengono da me portando un problema di mancanza di fiducia che lei prova nei confronti di lui per un presunto tradimento con un'amica comune che lui nega. Lui l'accusa di essere eccessivamente possessiva e di essere in rivalita' con tutte le donne. Spiego che vorrei realizzare con loro uno spazio dove i loro progetti esistenziali possano fondersi ed offro loro uno strumento che è quello di costruire insieme un patto fatto di progetti, consapevolezze ed impegni. Paolo e Renata accolgono con curiosita' la mia proposta ed ogni incontro diventa un momento in cui questo patto viene elaborato e poi trasformato in un testo scritto che man mano prende corpo. In questo modo Renata diviene consapevole d'essere troppo dipendente dal partner ed insicura per un dolore antico che la rende fragile e soffocante. Paolo invece prende consapevolezza che è necessario ridurre le pretese dell'Io senza però rinunciare a prendersi spazi all'esterno della coppia che non siano distruttivi verso essa. L'aspetto piu' difficile del lavoro è stata quella di fare riconoscere gli aspetti distruttivi della loro relazione. I traumi ed i bisogni presenti nell'Io infantile e nell'Io-fetale vengono proiettati nel rapporto di coppia diventando cosi' mine vaganti che possono esplodere da un momento all'altro. Se l'Io-fetale o l'Io-infantile non ha potuto godersi pienamente il possesso dell'utero, della madre, esiste un bisogno che viene proiettato all'interno della coppia. Questo bisogno di possesso sviluppa quindi una dipendenza dall'altro che soffoca produce come conseguenze possibili conflitti, ritorsioni, vendette. Da una parte Renata giocava nel rapporto il suo bisogno di possesso , dall'altro Paolo sentendosi posseduto e soffocato creava situazioni di fuga che sviluppavano insicurezza e dolore.

Gli avvenimenti del presente spesso ci parlano del nostro passato anche quello vissuto dentro l'utero di nostra madre . Gli avvenimenti accaduti durante la nostra vita intrauterina condizionano il nostro presente e spesso un avvenimento doloroso può essere un'occasione per recuperare un vissuto prenatale. E' necessario creare un ponte tra il presente e la vita intrauterina. Nella vita intrauterina hanno origine i nostri dolori piu' abissali. Essi rimangono impressi nella nostra memoria cellulare anche se vengono rimossi. Non è possibile contattare tali traumi e l'odio rimosso ad essi connesso se non avviene il dialogo tra l'Io- Persona ed Il Se' personale ed è importante l'aiuto di un Se' corale4.

Il progetto vendicativo che nasce e si sviluppa a seguito di una ferita nella fase intrauterina puo' provocare la distruzione dei rapporti d'amore piu' belli. E' quello che viene raccontato nella storia del film " Luna di fiele" di R. Polansky5

In questo film possiamo vedere espresse le varie fasi del rapporto Io –Tu.

Nigel e Fiona, sono una coppia di inglesi che ha deciso di fare una vacanza in crociera verso l'oriente. Non hanno figli, il viaggio per loro e' un'opportunità per riflettere. Sul ponte della nave i due incontrano una donna che sta male e naturalmente le prestano aiuto. La donna è Mimi' la moglie di Oscar. Successivamente entra in scena Oscar, un uomo che sta su una sedia a rotelle, che sceglie Nigel come ascoltatore per raccontare la storia della sua coppia. Oscar racconta come ha incontrato Mimi', le fasi bellissime dell'innamoramento, del corteggiamento, entrando anche nei particolari della loro vita sessuale.(finestra 2 e finestra 3 …Parigi la citta' dei miei sogni……….bacio sino all'inquadratura del tavolino)

Oscar racconta e parla della eccessiva dipendenza che si era sviluppata tra lui e Mimi', " ero schiavo di lei", ma anche Mimi' diventa troppo dipendente da Oscar, lascia il lavoro, smette di fare danza e si immerge totalmente in un rapporto che diventa sempre piu' intenso, ma soffocante. Questa è la fase della dipendenza e delle proiezioni.

Il bisogno di possesso di Mimi' si scatena e la donna impedisce di fatto ad Oscar di sviluppare qualunque relazione sia sociale che di lavoro.(finestra 4 Il guaio Oscar………………….se è così io me ne vado). Non sappiamo perche' Mimi' sia cosi' possessiva. Forse ha avuto un genitore particolarmente geloso, forse ha delle insicurezze che la rendono fragile, forse ha avuto una vita intrauterina particolarmente difficile, le immagini ricorrenti del mare richiamano al liquido amniotico, al rapporto con la madre al movimento regressivo che il rapporto di coppia produce. Il conflitto tra i due diventa sempre più violento e ad un certo punto lui decide di lasciarla e quando lei gli chiede perché, lui risponde " perché esisti ! Questa è la fase dell'opposizione e della distruttività . Approfittando dell'eccessiva dipendenza della donna Oscar esprime tutto il suo sadismo.( finestra 5. Allora che c'è di tanto importante?…………cosi' tremendo che anche lei avrebbe desiderato uscirne) Ma perché Oscar e' così sadico ? Dal film non riusciamo a capirlo, Oscar afferma " in tutti noi c'e' una vena di sadismo" forse è vero, ma qual'è l'origine ? Se da un lato Oscar è un Don Giovanni, un seduttore incallito, un eterno adolescente, dall'altro ha dentro un cinismo ed una cattiveria che esprimono la sua voglia di ferire, desiderio di punire, di vendicarsi per qualche torto passato. Il suo agire manifesta un suo progetto di vendetta. Oscar e' troppo narcisista ed egocentrico e carico di odio rimosso nei confronti della madre, per arrendersi all'amore e alla creativita' di coppia e quindi preferisce allontanare la donna da se'. Ma cosi' come per il don Giovanni c'è un commendatore che è la "posizione catostrofica " che ti costringe a cambiare, anche per Oscar arriva un evento inaspettato. (finestra 6. col tempo Mimi' ………….sono spacciato) Dopo l'incidente da solo in ospedale Oscar capisce quanto è vuota la sua vita. Solo Mimi' viene a trovarlo , ma per vendicarsi.(finestra 7. Come mai sei tornata?…………..stronzo pensavi che avessi dimenticato)

Cio' che accade dopo rappresenta come si possa sposare sino in fondo il progetto vendicativo trasformando il rapporto in un luogo dove agire il sadomasochismo alla massima potenza. Le immagini finali del film ci mostrano Nigel e Fiona abbracciati, un sole nascente e l'incontro con una nuova vita rappresentata da una bambina che viaggia con il padre e questo sta ad indicare che comunque c'e' una speranza d'uscire dai conflitti, dal sadomasochismo e dai progetti vendicativi. (finestra 8)

Passare dalla fase distruttiva alla fase della resa non è facile e non si puo' affermare di averlo fatto una volta per sempre. La sophianalisi propone il perdono come modalita' per sciogliere l'odio ed il rancore che ci legano ai vissuti intrauterini.

La Cosmoart che è l'ultimo sviluppo dell'Antropologia Personalistica Esistenziale da un ulteriore possibilita' per accettare e trasformare la propria storia, inserendola in un progetto cosmico6.

L'universo si sta evolvendo e produce nuova bellezza e l'uomo può inserirsi in questo progetto creativo diventando artista di se stesso e dell'Universo.

Secondo Mercurio è possibile accedere e trasformare i vissuti intrauterini con l'aiuto del mito di Ulisse dato che " l'Odissea rappresenta una raffigurazione simbolica di quello che accadde dal momento della fecondazione al momento della nascita, cioè di quello che accadde nell'utero materno a un embrione che deve diventare bambino capace di nascere" 7

Anche Ulisse come Edipo non è stato concepito con amore.

Il mito ci narra che il padre biologico di Ulisse non è Laerte bensi' Sisifo il più furbo di tutti gli uomini. Una coppa di Omero mostra Sisifo nella camera di Anticlea la madre di Ulisse. Laerte avrebbe sposato Anticlea quando ella gia' aspettava una figlio. Questo è confermato da un dipinto dove il giovane innamorato presenta la sposa gravida ai suoi compagni meravigliati. Autolico il padre di Anticlea mostra nel dipinto il nome di Sisifo scritto sopra una foglia8. Possiamo ipotizzare che anche per Ulisse la vita intrauterina non e' stata paradisiaca ma in molti momenti traumatizzante. Anche Ulisse come Edipo dovrà trasformare la sua volonta' omicida e suicida per realizzare l'incontro con la donna, con il figlio e con la sua progettualita'. Il viaggio di Ulisse si puo' intendere così come il passaggio dalla bruttezza dei vissuti intrauterini alla bellezza della progettualita' del Se'. Ulisse simbolo dell'uomo che cerca la conoscenza. Ulisse, l'uomo che ha il coraggio e l'astuzia di affrontare mille ostacoli, l'uomo dai mille patimenti, l'uomo che sa chiedere aiuto alle forze cosmiche, alla Vita, ad Atena che lo soccorre e lo aiuta numerose volte. Possiamo immaginare che la coppia Ulisse – Penelope sia il simbolo della coppia che si pone nell'ottica di trasformare la bruttezza in bellezza. Il simbolo della coppia che si inserisce in un progetto cosmico di creativita' e di trasformazione. Perche' è bellezza la capacità di Penelope di donare il figlio Telemaco al padre. E' bello tutto il percorso di trasformazione che la coppia fa prima di incontrarsi profondamente. Ulisse incontra la possessività ( Calipso) , la sessualita' sfrenata ( Circe), l'odio verso la madre divorante ( Polifemo), le sirene ( le seduzioni distruttive) e tanti altri passaggi. Analogamente Penelope farà il suo percorso per conto suo ed i Proci che albergano nella sua casa rappresentano tutti gli ostacoli che la donna ha prima di donarsi profondamente ad un uomo. Trasformare il cuore di Penelope che è diventato di pietra è l'ultimo passaggio artistico che Ulisse e Penelope riescono a realizzare e questo è il passaggio piu' difficile per le coppie che nel terzo millennio si propongono come meta la bellezza da creare.

Bibliografia:

(1) Edipo re. Sofocle Oscar Mondadori
(2) Il cammino verso l'amore di Chopra Orizzonti Paperback
(3) Amare, tradire. Carotenuto Bonpiani
(4) Atti del 15° Laboratorio Corale di Antropologia Personalistica Esistenziale
(5) "Luna di fiele" di R. Polansky
(6) "La nascita della cosmoart" di Antonio Mercurio Sophia University of Rome
(7) "Gli Ulissidi" Antonio Mercurio Sophia University of Rome
(8) "Gli dei e gli eroi della guerra" Kerenyi Garzanti
finestra 1 Tratto dal film " Beatiful Mind"
finestra 2,3,4,5,6,7,8, Tratti dal film " Luna di fiele" di R. Polansky

 

AMBITI DI INTERVENTO

  • Psicoterapia individuale
  • Psicoterapia di coppia
  • Psicoterapia di gruppo
  • Dipendenze (affettive, sessuali, alimentari, etc ..)
Dott. Domenico Carbone - Psicologo Psicoterapeuta a Roma
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